essilU

Tornare. Quando Ulisse non c’entra, quando hai fatto tutto il possibile per rallentare sulla via di casa.
Ti sei guardato indietro sempre una volta in più del necessario, ma adesso sei a casa.

Casa non è necessariamente sempre il posto migliore, quando quello che davvero conta non ha bisogno di valigie per essere sempre con te.
Sì, dovevi stare lontano per un po’ per capirlo, per tornare a vedere quello che era lì davanti ai tuoi occhi, ovvio banale.

Un’isola così grande che è una terra, giornate senza tempo a cui ti sei abituato in fretta, a cui è l’istinto che ti spinge, come per un bisogno primario.
Posti che sanno di vicino e lontano, presente e passato allo stesso tempo. Odori nuovi, tanti colori. Vento.
E l’unica costante, unica cosa fissa sempre lì, a portata di sguardo.
Da poterla toccare tutte le volte che vuoi.

Tornare. Storcere il naso di fronte ad un lento ma inesorabile ritorno a gesti e cose che non potevi dimenticare così in fretta.

Sentirsi comunque meglio e pronti. Andiamo.

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