Il peggior nemico di Linux?

Secondo quanto scrive Paolo Attivissimo su ApogeoOnline il momento per Linux non è mai stato favorevole come adesso, ma forse proprio lo zelo degli appassionati del pinguino costituisce il maggiore ostacolo alla diffusione di questo sistema operativo.
Secondo Attivissimo per promuovere veramente Linux non bisogna arroccarsi su posizioni ideali ma pericolosamente lontane dalla realtà pratica di tutti i giorni, ma scendere a qualche compromesso ed accettare una transizione graduale. Bisogna partire dal presupposto che non tutti gli utenti di PC sono interessati a smanettare più di tanto con il loro computer e che comunque un sistema operativo deve permettere di fare delle cose in maniera facile ed efficace.

Linux sul desktop, momento felice ma fuggente di Paolo Attivissimo.

Articoli su OpenOffice.org

Una cosa è innegabile: il software libero sollecita l’attivismo della gente, nonchè i rapporti interpersonali.
E’ bellissimo vedere tanto entusiasmo e disponibilità dalla gente.
Lungi da me l’idea di uno sproloquio sugli effetti sociali del software libero, vi segnalo due articoli che l’amico Paolo Subiaco ha pubblicato per promuovere OpenOffice.org presso l’Ordine degli Ingenieri e presso le scuole; sono in fondo alla pagina.

Bassa fedeltà: ovvero come vivere lo-fi senza saper sciorinare almeno 3 band che facciano questo genere. Introduzione.

Quando prepari una compilation di canzoni per una ragazza hai due possibilità: la vuoi conquistare o sei stato lasciato. Se la compilation te la prepari nella testa e poi non la registri non c’è alcun dubbio.

Le ragazze che conosciamo noi, con cui abbiamo a che fare tutti i giorni (sì, magari sono le ragazze della nostra “generazione” o magari siamo noi ad avere un cerchio di conoscenze ristretto) non tornano mai indietro.
Le vedrai emozionarsi per le storie più mielose che tu possa concepire, sostenere la forza dei sentimenti fino alla morte e poi decidere in un attimo cosa vogliono con una razionalità che ti disarma.

E tu gironzoli, con la testa ovattata, un attimo ti senti poeta, dopo sei un freddo uomo duro come la roccia, poi decidi di scrivere canzoni…insomma, sei uno straccio, ma non crolli. Sei uomo eccheccazzo. Il manuale del perfetto uomo lo hai buttato via appena te lo hanno dato, ma scorrendo le figure hai capito che non dovresti fare così, anzi, tutto l’opposto. Bene, da che parte si comincia? La volontà non manca mai ai coglioni.

Quando sono depresso ho il mio repertorio: mi annoio di me stesso, ma ci ricasco sempre: le canzoni, i libri, i film sono sempre gli stessi. C’è un po’ di polvere sopra, ti ci fermi un attimo. Si può misurare la propria vita in base alla polvere sui libri?
Puoi infliggere un post così brutto a quei pochi che ti leggono sicuramente non per sentirsi raccontare i cazzi tuoi?
In fondo questo post è solo per poche, pochissime persone; meno delle dita di una mano e fanno più male di un pugno.
Questo è il vero lo-fi.