Prima o poi doveva succedere.
Per anni, mentre crescevo, ho ascoltato la musica di mio padre: Pink Floyd, Inti Illimani, Emerson, Lake & Palmer, tanto blues e tanto rock, i Pogues, Ravi Shankar… ma Bob Dylan non l’ho mai sopportato.
Sapevo che un giorno ci sarei cascato, e sapevo che questo sarebbe probabilmente successo quando mio padre non lo avrei più visto. E’ bastato allontanarsi qualche chilometro e far passare un po’ di tempo, ed eccomi qui ad ascoltare Shooting Star. Suona terribilmente familiare.
Probabilmente devo un sacco a questo mio padre un po’ squinternato, che non mi ha mai lesinato i soldi per la musica, che mi ha cresciuto a note e fiabe indiane. Come genitore ci ha dato dentro un sacco, se i risultati non sono quelli sperati credo che la colpa sia soprattutto mia. Grazie babbo.
(Stasera però Afterhours, che lui non approva per niente).