La politica dei cowboys

4 mesi dalla cosiddetta fine della guerra in Iraq.
Le armi di distruzione di massa non si sono trovate, la popolazione non sta molto meglio di quando c’era Saddam e bisogna fare anche i conti con il terrorismo.
Il conto dei militari morti in agguati ed attentati è impressionante, quello dei civili fa più paura.
Gli Stati Uniti continuano a blaterare sui nemici della democrazia, sui rimasugli della resistenza dei fedeli a Saddam, ma intanto il paese non guarisce, la popolazione soffre, ed il terrorismo osa colpire anche l’ONU, mentre la violenza torna a minare il processo di pace in Israele.

Forse Al-Qaeda in Iraq non c’era e ce l’hanno portata gli Ammericani con la loro spacconeria da Far West, come dice Vittorio Zucconi. Non ha sicuramente portato a niente la politica dei muscoli che gli Ammericani hanno voluto ancora una volta imporre.

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