Il ritorno di CloneCD

CloneCD, il programma che permette di copiare qualsiasi tipo di CD, eludendo ogni tipo di protezione, torna in vendita.
Alcuni mesi fa Elby Software aveva annunciato la fine dello sviluppo e della vendita del popolare programma preoccupata per la recrudescenza della battaglia legale sui diritti d’autore.
CloneCd è stato acquistato e viene ora venduto da una società con sede ad Antigua, la SlySoft.

Sempre più business attorno a Linux

Dopo la recentissima acquisizione di SuSe, costata a Novell circa 210 milioni di dollari, Red Hat parte in quarta nel business Enterprise Linux.
La compagnia del cappello rosso ha annunciato che dismetterà la popolare distribuzione Linux, lasciando progressivamente morire le varie versioni fino alla recente 9, il cui supporto finirà nei primi mesi del 2004. Lo sviluppo del codice su cui Red Hat baserà i propri prodotti dedicati alle aziende sarà sviluppato dalla comunità del progetto Fedora, che ha già rilasciato una prima versione di questa nuova distribuzione.

Io ballo da sola

Continua la tendenza di Microsoft a creare formati propri, chiusi al mondo esterno.
Longhorn, il nuovo sistema operativo previsto per il 2006, includerà una tecnologia, nome in codice Sparkle con funzionalità simili a quelle di Flash e Director di Macromedia.
Continua così una strategia da parte della casa di Redmond che mira a chiudere l’utente in un mondo esclusivamente a marchio Microsoft, con programmi e formati proprietari.
Si calcola che circa il 96-98% dei computer collegati ad Internet abbia installato il plugin Macromedia Flash, rendendolo praticamente uno standard di fatto, mentre il W3C ha da tempo inserito SVG tra le sue raccomandazioni. Il mondo non aveva proprio bisogno di un altro formato.

Beccato!

Beccato dalla Guardia di Finanza l’autore del worm Zelig, quello che arrivava nelle caselle e-mail invitandovi a scaricare un salvaschermo con i comici di Zelig.
L’ “untore” è di Pisa e risiede a Caracas e anche un po’ coglione, perchè ha evidentemente fatto del suo meglio per creare il worm ma non altrettanto per nascondersi. Ben gli sta. In pochi giorni aveva truffato ignari navigatori per più di 100mila euro.

Spammers all’attacco

Ogni mattina mi arrivano almeno 40-50 messaggi che promettono di tutto: dal farmi diventare superdotato ad investimenti con rendimenti da sogno. Ormai sorrido perchè Mozilla me li separa dai messaggi di lavoro e li mette in una cartella a parte, dove posso controllare che non ci sia niente di interessante prima di cestinare tutto senza pietà.
A quanto pare però questi signori intasa-email hanno deciso di passare all’attacco e cominciare a mettere i bastoni fra le ruote a chi cerca di combatterli.
Secondo quanto afferma SpamHaus (non male come nome, no?) gli ultimi virus sono stati creati con l’intento di colpire chi, come loro, combatte il fenomeno dello spam, creando una sorta di attacco di massa da parte di migliaia di PC infetti.