Il famigerato decreto Urbani è legge.
Quello che mi infastidisce, oltre ovviamente ai contenuti di questa legge che considero anacronistica, insensata e soprattutto pericoloso, è il modo a cui le ci si oppone.
I Radicali hanno ad esempio compiuto l’ennesimo gesto di disobbedienza civile scaricando pubblicamente una copia di Blade Runner.
Ragazzi, la legge Urbani non mette in gioco solo il p2p, e con campagne del genere rischiamo di far credere che la nostra unica preoccupazione sia continuare a scaricare a scrocco i film.
In realtà le implicazioni di questa nuova legislazione sono ben più gravi e rischiano di rallentare seriamente lo sviluppo di Internet e soprattutto intaccano la sua caratteristica principale: la libera circolazione delle idee.
Posso anche capire che le case cinematografiche vogliano evitare che la gente si guardi i film senza pagare, ma se io devo dichiarare, per ogni contenuto che pubblico su Internet che sono a posto con il copyright, questo mi crea un grosso intralcio.
Per di più non sono chiare le modalità con cui mettere questa sorta di “bollino”.
Inoltre c’è anche la nuova legge 106 che mi obbliga a mandare periodicamente una copia di tutto il mio sito ad un grande archivio centrale che non si sa bene come diavolo farà gestire tutto quello che gli arriverà (stampe, file di testo, HTML, CSV, immagini, filmati…?). Una cosa è certa, Urbani mi tassa indiscriminatamente i supporti su cui io questi dati miei li salvo. Un ennesimo obolo ai quei paladini della S.I.A.E.