…se si vive nella modernità allora si è obbligati ad usare Microsoft. Che non può lavarsene le mani e dire: non siamo responsabil
Con queste idea ben fissa in testa la signora Marcy Hamilton ha intentato una causa contro la società di Redmond, sostenendo che la scarsa sicurezza di Windows le è costata un furto di identità e conseguenti danni.
Secondo questa donna californiana ed il suo legale, Microsoft non può semplicemente dichiararsi non responsabile per accessi abusivi, danni e malfunzionamenti come fa nel contratto di licenza, non sforzandosi al massimo per rendere i propri prodotti più sicuri e pubblicizzarne i problemi di sicurezza.
Chissà come andrà a finire, chissà chi si schiererà alle spalle di questa signora facendola diventare una pedina: sicuramente gli articoli ed i commenti si sprecheranno.
Buona fortuna signora Hamilton.