Adoro il nostro premier: prima inaugura il semestre di presidenza europea dando del nazista al capogruppo tedesco Schulz, poi cerca di riparare facendo appello alla sua sempre incompresa (perchè geniale, è ovvio) ironia, dicendo che agli Italiani piace scherzare sull’Olocausto e così fa incazzare gli ebrei.
Berlusconi aveva chiesto di giudicare la presidenza italiana guardando ai fatti, non alle chiacchiere. Gli insulti e le cafonate in che categoria rientrano?
Bello l’articolo di Giannini su Repubblica di oggi.