Quando l’ho visto la prima volta era alla Hoepli, in lingua originale. Era appoggiato in vetrina in mezzo a volumi molto più sontuosi, e la sua copertina dimessa mi aveva colpito. Il titolo poi è uno dei miei. Lo volevo comprare, ma ero appena uscito e come al solito avevo speso una somma diciamo considerevole. Me lo sono annotato per il futuro, ma me ne ero dimenticato fino ad oggi.
La signora che lo leggeva sul treno aveva promesso di lasciarmelo se lo avesse finito prima di arrivare a La Spezia, ma si sa che i treni non sono mai in ritardo quando serve. E’ destino che lo legga in traduzione.