Il prezzo del petrolio vola alle stelle, e mi chiedo candidamente come mai noi che andiamo sullo spazio facciamo ancora dipendere la nostra vita da una fonte energetica così costosa, inquinante, disponibile in quantità limitate e non rinnovabili.
Se mi fermo un attimo a pensare mi vien anche da chiedermi come mai trasportiamo così tante merci con i camion e così poche sui treni, perchè abbiamo dovuto rottamare le nostre auto non catalitiche e invece le carrette del mare continuano a viaggiare cariche di greggio come mine vaganti che ogni tanto rovinano solo qualche centinaio di chilometri di costa con i loro banali ecosistemi.
E allora poi mi salta in mente il protocollo di Kyoto, che è acqua di rose ma non va bene lo stesso agli Americani, loro devono guadagnare e far sgasare i loro gipponi che consumano più energia di quanta ha a disposizione una famiglia del terzo mondo; e penso a noi poveri italiani, che il petrolio non ce l’abbiamo, ma continuiamo a comprarlo a caro prezzo da chi ce l’ha, così possiamo anche noi avere i gipponi che le mamme incastrano nelle nostrane stradine medievali pur di non far bagnare i figli all’uscita da scuola.
Penso che siamo più preoccupati su chi sarà il prossimo CT della nazionale di calcio piuttosto che a chi sopravviverà tra 50 anni su un pianeta surriscaldato, deforestato e con meno terre emerse di adesso, dove anche il sole e la pioggia sono ormai ostili.
Buon Terzo Millennio.