C’è di nuovo la guerra.
Vanno bene la crisi, Obama, le scorte di gas, Beckham al Milan e il lodo Alfano, ma a Gaza ci sono già stati più di 700 morti.
Tanti erano bambini, quasi tutti persone comuni e non terroristi.
In fondo la conta dei morti fa poca impressione, sono decenni che israeliani e palestinesi si massacrano senza che noi ne capiamo granchè delle loro questioni.
E poi è un argomento spinoso, se osi mettere in discussione le scelte di Israele rischi di passare per un terrorista antisemita.
Essere critici nei confronti della politica di Israele non significa necessariamente essere anti-israeliani nè tantomeno antisemiti, così come criticare il governo Berlusconi non fa di me nè un anti-italiano nè un estremista di sinistra.
Comunque lascio quasi tutta la responsabilità di commentare la faccenda a due post di Leonardo: uno e due con cui concordo quasi in toto.