Gusto dell’orrido

E’ uno di quei periodi in cui non ho voglia di notizie. Niente quotidiani, la TV che ormai è sparita da casa, solo una sbirciatina alla prima pagina di Repubblica.it, la foto di prima del Il Manifesto e, chi mi conosce sa che il mio senso dell’umorismo confina con il gusto dell’orrido, non mi faccio mancare il divertimento di dare un’occhiata a quello che combina Vittorio Feltri sul suo Libero.

La cosa grave è che oggi sono quasi d’accordo con lui quando commenta i risultati delle amministrative. La cosa mi preoccupa non poco, ma la prendo come una coincidenza di fatti praticamente impossibile, come il famoso libro che le scimmie di Borges stanno ancora scrivendo.
Prima di tutto, sono solo amministrative. Sono sì un campanello di allarme per qualcuno, ma chiedere la caduta del governo è solo un giochino politico.

Il centro destra vince e gonfia il petto, a sinistra invece devono ancora decidere di chi è la colpa,ma tutti pensano che non sia colpa di nessuno. Tanto c’è il partito democratico…

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